Prevenzione della Corruzione
Piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza
Il Piano Triennale di prevenzione della corruzione è il documento previsto dall’art. 1 della Legge 190/2012 quale modalità attraverso la quale le Amministrazioni Pubbliche definiscono e comunicano alla CIVIT (ora A.N.AC.) ed al Dipartimento della Funzione Pubblica “la valutazione del diverso livello di esposizione degli uffici al rischio di corruzione e indicano gli interventi organizzativi volti a prevenire il medesimo rischio” (art. 1, comma 5). Esso viene predisposto dal Responsabile della prevenzione e della corruzione e viene adottato dalla Giunta camerale. Secondo quanto previsto dalla legge n. 190/2012 deve essere redatto entro il 31 gennaio di ogni anno e deve contenere al suo interno la valutazione del diverso livello di esposizione degli uffici a rischio corruzione nonché l’indicazione degli interventi organizzativi da mettere in atto per prevenire il medesimo rischio.
Piano triennale della prevenzione della corruzione e della trasparenza 2020-2022
Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza - Aggiornamento per il triennio 2019-2021
Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza - Aggiornamento per il triennio 2018-2020
Piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza 2017-2019
Piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza 2016-2018
Piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza 2015-2017
Piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza 2014-2016
Piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza 2013-2015
Il Piano Triennale di prevenzione della corruzione è il documento previsto dall’art. 1 della Legge 190/2012 quale modalità attraverso la quale le Amministrazioni Pubbliche definiscono e comunicano alla CIVIT ed al Dipartimento della Funzione Pubblica “la valutazione del diverso livello di esposizione degli uffici al rischio di corruzione e indicano gli interventi organizzativi volti a prevenire il medesimo rischio” (art. 1, comma 5). Esso viene predisposto dal Responsabile della prevenzione e della corruzione e viene adottato dalla Giunta camerale. Secondo quanto previsto dalla legge n. 190/2012 deve essere redatto entro il 31 gennaio di ogni anno e deve contenere al suo interno la valutazione del diverso livello di esposizione degli uffici a rischio corruzione nonché l’indicazione degli interventi organizzativi da mettere in atto per prevenire il medesimo rischio. Per il solo 2013, in sede di prima applicazione, ne è prevista la posticipazione dell’adozione e della trasmissione al 31 marzo dall’art. 34 bis comma 4 del dl n. 179/2012, come convertito nella legge n. 221/2012.
Si pubblicano il Piano e i documenti allegati approvati con delibera di Giunta n. 49 del 28.3.2013
Piano di prevenzione della corruzione 2013-2015 (formato PDF - dimensione 447 Kb)
Allegato 1 - Mappatura dei processi (formato PDF - dimensione 51 Kb)
Allegato 2 - Registro del rischio (formato PDF - dimensione 101 Kb)
Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza
Il responsabile della prevenzione della corruzione della Camera di Commercio di Pistoia è il Segretario generale dell'Ente, Dott. Daniele Bosi, nominato con deliberazione di Giunta n. 13 del 29 gennaio 2013.
Eventuali segnalazioni al responsabile della prevenzione della corruzione (RPC) in ordine a:
- presunti eventi corruttivi;
- violazione dei divieti di cui all'art. 35-bis del D.Lgs. 165/2001 in materia di prevenzione del fenomeno della corruzione nella formazione di commissioni e nelle assegnazioni agli uffici;
- violazione dei divieti di cui all'art. 53 del D.Lgs. 165/2001 in materia di incompatibilità, cumulo di impieghi e incarichi da parte di dipendenti della CCIAA di Pistoia, inclusi quelli cessati dal servizio (comma 16 bis della disposizione citata);
- ogni altra circostanza ritenuta rilevante ai fini dell'esercizio delle funzioni proprie del RPC;
possono essere effettuate inviando una comunicazione circostanziata al responsabile della prevenzione e della corruzione.
Analoga procedura può essere seguita dai dipendenti che intendano segnalare condotte illecite di cui siano venuto a conoscenza in ragione del proprio lavoro. In conformità alle vigenti disposizioni sarà garantito l’anonimato e saranno messe in atto azioni dirette a evitare ogni forma di discriminazione.
Con le medesime modalità, infine, possono essere inviate segnalazioni, proposte o suggerimenti da valutarsi al fine dell’eventuale riesame delle misure previste nel Piano di prevenzione della corruzione.
Il responsabile della trasparenza della Camera di Commercio di Pistoia coincide con il responsabile della prevenzione della corruzione ed è il Segretario generale dell'ente, Dott. Daniele Bosi, nominato con deliberazione di Giunta n. 13 del 29 gennaio 2013 (formato PDF - dimensione 330 Kb)
Regolamenti per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità
Non sono stati adottati regolamenti per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità.
Relazione del responsabile della prevenzione della corruzione
Relazione annuale 2019 (formato XLSX - dimensione 96 Kb)
Relazione annuale 2019 (formato PDF - dimensione 491 Kb)
Relazione annuale 2018 (formato XLSX - dimensione 101 Kb)
Relazione annuale 2018 (formato PDF - dimensione 386 Kb)
Relazione primo semestre 2018 (formato PDF - dimensione 14 Mb)
Relazione annuale 2017 (formato XLSX - dimensione 120 Kb)
Relazione annuale 2017 (formato PDF - dimensione 311 Kb)
Relazione primo semestre 2017 (formato PDF - dimensione 467 Kb) e relativo allegato (formato PDF - dimensione 639 Kb)
Relazione annuale 2016 (formato XLSX - dimensione 105 Kb)
Relazione primo semestre 2016 (formato PDF - dimensione 464 Kb) e relativo allegato (formato PDF - dimensione 381 Kb)
Relazione annuale 2015 (formato XLSX - dimensione 90 Kb)
Relazione annuale 2014 (formato XLSX - dimensione 56 Kb)
Relazione annuale 2013 (formato PDF - dimensione 73 Kb)
Provvedimenti adottati dall'A.N.A.C. ed atti di adeguamento a tali provvedimenti
Al momento non sono pervenuti provvedimenti dell'A.N.A.C in materia divigilanza e controllo nell'anticorruzione.
Atti di accertamento delle violazioni
Al momento non sono stati emanati atti di accertamento di violazioni delle disposizioni di cui al d.lgs 39/2013.
Segnalazione condotte illecite pubblico dipendente
Il dipendente pubblico che intende segnalare condotte illecite di cui sia venuto a conoscenza in ragione del proprio lavoro, invia una segnalazione al Responsabile della prevenzione della corruzione esclusivamente tramite la casella di posta elettronica trasparenza@pt.camcom.it, presidiata ed accessibile esclusivamente dal predetto Responsabile al quale compete la gestione e la verifica sulla fondatezza delle circostanze rappresentate nella segnalazione.
Qualora le segnalazioni riguardino il Responsabile della prevenzione della corruzione gli interessati potranno inviare le stesse direttamente all’A.N.A.C., secondo le modalità più sotto indicate.
La segnalazione dovrà contenere una descrizione circostanziata dell’illecito che consenta di individuare fatti e situazioni e di relazionarli a contesti determinati al fine di accertarne la fondatezza.
L’Amministrazione rende disponibile sul proprio sito istituzionale, nella sezione "Amministrazione trasparente", sotto-sezione "Altri contenuti –Piano anticorruzione" e sulla intranet camerale, un modulo per la segnalazione degli illeciti (formato DOC - dimensione 82 Kb).
Resta fermo che la segnalazione potrà essere presentata anche con dichiarazione diversa da quella prevista nel modulo, purché contenente gli elementi essenziali indicati in quest’ultimo.
Ferme restando le necessarie garanzie di veridicità dei fatti a tutela del denunciato, il procedimento di gestione della segnalazione è teso ad assicurare la riservatezza dell’identità del segnalante sin dalla segnalazione e in ogni fase successiva.
In particolare l’identità del segnalante verrà acquisita contestualmente alla segnalazione e verrà gestita nel rispetto della normativa vigente e coerentemente a quanto previsto dalla Determinazione n. 6 del 28 aprile 2015 dell’Autorità Nazionale Anticorruzione.
Le segnalazioni anonime, cioè prive di elementi che consentano di identificare il loro autore, non verranno prese in considerazione nell’ambito delle procedure volte a tutelare il dipendente pubblico che segnala illeciti. Il Responsabile della prevenzione della corruzione potrà prendere in considerazione anche le segnalazioni anonime, ove queste siano adeguatamente circostanziate e rese con dovizia di particolari, ove cioè siano in grado di far emergere fatti e situazioni relazionandoli a contesti determinati.
Il Responsabile della prevenzione della corruzione prende in carico la segnalazione per una prima sommaria istruttoria. Se indispensabile, richiede chiarimenti al segnalante e/o a eventuali altri soggetti coinvolti nella segnalazione, con l’adozione delle necessarie cautele.
Il Responsabile della prevenzione della corruzione, sulla base di una valutazione dei fatti oggetto della segnalazione, può decidere, in caso di evidente e manifesta infondatezza, di archiviare la segnalazione. In caso contrario, valuta a chi inoltrare la segnalazione in relazione ai profili di illiceità riscontrati tra i seguenti soggetti: Dirigente della struttura cui è ascrivibile il fatto (ove presente); Ufficio Competente per i Procedimenti Disciplinari; Autorità giudiziaria; Corte dei conti; ANAC; Dipartimento della funzione pubblica.
La valutazione dei fatti oggetto di segnalazione da parte del Responsabile della prevenzione della corruzione dovrà concludersi entro il termine di 45 giorni dalla data di ricevimento della segnalazione.
Il Responsabile della prevenzione della corruzione avrà cura di informare il segnalante dell’esito della segnalazione, con modalità tali da garantire comunque la riservatezza della sua identità.
I dati e i documenti oggetto della segnalazione vengono conservati a norma di legge. I dati e i documenti che potrebbero essere o contenere dati sensibili, sono trattati nel rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali.
Rimane impregiudicata la responsabilità penale e disciplinare del whistleblower nell’ipotesi di segnalazione calunniosa o diffamatoria ai sensi del codice penale e dell’art. 2043 del codice civile.
Sono altresì fonte di responsabilità, in sede disciplinare e nelle altre competenti sedi, eventuali forme di abuso del presente istituto, quali le segnalazioni manifestamente opportunistiche e/o effettuate al solo scopo di danneggiare il denunciato o altri soggetti, e ogni altra ipotesi di utilizzo improprio o di intenzionale strumentalizzazione dell’istituto stesso.
Le segnalazioni possono altresì essere indirizzate direttamente all’ANAC. A partire dall’ 8 febbraio 2018 è infatti operativa l’applicazione informatica Whistleblower per l’acquisizione e la gestione, nel rispetto delle garanzie di riservatezza previste dalla normativa vigente, delle segnalazioni di illeciti da parte dei pubblici dipendenti come definiti dalla nuova versione dell’art. 54 bis del d.lgs.165/2001. Al fine, quindi, di garantire la tutela della riservatezza in sede di acquisizione della segnalazione, l’identità del segnalante verrà segregata e lo stesso, grazie all’utilizzo di un codice identificativo univoco generato dal sistema, potrà “dialogare” con l’ANAC in maniera spersonalizzata tramite la piattaforma informatica.
L’applicazione informatica è accessibile tramite il portale dei servizi ANAC al seguente URL https://servizi.anticorruzione.it/segnalazioni/#/.
Ulteriori informazioni in merito sono disponibili sul sito istituzionale dell’autorità alla pagina https://www.anticorruzione.it/-/whistleblowing.
Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza
Per informazioni:
Indirizzo: via del Romito 71
Tel.: 0574/612.749 - 0574/612.723
Fax: 0574/612.733
E-mail: trasparenza@ptpo.camcom.it
Orario di apertura al pubblico:
Lunedì-Venerdì: ore 8.30/12.30
Lunedì e Giovedì: ore 14.30/15.40
Sabato chiuso
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