Bando Transizione ecologica e giusta e transizione digitale 2

Bando di contributo a fondo perduto a sostegno di progetti per realizzare programmi di investimento che hanno come obiettivo il miglioramento della sostenibilità socio-ambientale della produzione e/o la trasformazione tecnologica e digitale dell'impresa.

Approvata la graduatoria delle domande in data 23/07/2024:

Ultimo aggiornamento:

29 Agosto 2024

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Cosa è e cosa finanzia

La seconda edizione del bando transizione ecologica e giusta e transizione digitale è finanziata con il contributo straordinario assegnato al Comune di Prato per il sostegno economico alle imprese del settore tessile del distretto industriale pratese.

Le agevolazioni sono erogate sotto forma di contributo a fondo perduto e sono finalizzate al sostegno di progetti volti a realizzare programmi di investimento finalizzati al miglioramento della sostenibilità socio-ambientale della produzione e/o alla trasformazione tecnologica e digitale dell'impresa.

I progetti dovranno essere ad elevato contenuto di innovazione e sostenibilità in grado di accrescere la competitività delle imprese e con ricadute positive sul distretto industriale pratese.

A chi si rivolge

Il contributo è rivolto alle imprese operanti nel settore tessile facenti parte del distretto industriale pratese.

Le imprese alla data di presentazione della domanda devono:

  • essere regolarmente costituite, iscritte e attive nel Registro delle Imprese;
  • avere sede o unità locali destinatarie dell'intervento nell'ambito territoriale e funzionale del distretto tessile pratese. La sede legale deve trovarsi nel territorio nazionale;
La mia azienda fa parte del distretto tessile pratese?

Il distretto tessile di Prato include 12 comuni nell'area di tre province:

  • provincia di Prato: comuni di Prato, Cantagallo, Carmignano, Montemurlo, Poggio a Caiano, Vaiano, Vernio;
  • provincia di Pistoia: comuni di Agliana, Montale, Quarrata;
  • provincia di Firenze: comuni di Calenzano e Campi Bisenzio.
  • svolgere, nelle localizzazioni oggetto dell’intervento, attività primaria con codice ATECO 13 (escluso 13.0);
Quali sono i Codici ATECO 13?

13.10.00 Preparazione e filatura di fibre tessili;
13.20.00 Tessitura;
13.30.00 Finissaggio dei tessili, degli articoli di vestiario e attività similari;
13.91.00 Fabbricazione di tessuti a maglia;
13.92.10 Confezionamento di biancheria da letto, da tavola e per l'arredamento;
13.92.20 Fabbricazione di articoli in materie tessili nca;
13.93.00 Fabbricazione di tappeti e moquette;
13.94.00 Fabbricazione di spago, corde, funi e reti;
13.95.00 Fabbricazione di tessuti non tessuti e di articoli in tali materie (esclusi gli articoli di abbigliamento);
13.96.10 Fabbricazione di nastri, etichette e passamanerie di fibre tessili;
13.96.20 Fabbricazione di altri articoli tessili tecnici ed industriali;
13.99.10 Fabbricazione di ricami;
13.99.20 Fabbricazione di tulle, pizzi e merletti;
13.99.90 Fabbricazione di feltro e articoli tessili diversi.

La mancanza anche di uno solo dei requisiti richiesti comporta l'inammissibilità della domanda.

Tipo di contributo

Le risorse finanziarie per la concessione del contributo ammontano a euro 1.000.000.

Il contributo è erogato sotto forma di contributo a fondo perduto ed è concesso in regime "de minimis".

Il contributo è calcolato in misura pari al 50% delle spese ritenute ammissibili.

Ai fini dell'ammissibilità della domanda di contributo l'ammontare complessivo delle spese considerate ammissibili deve essere almeno di 10.000 euro. L'importo massimo delle spese ammissibili a contributo è di 100.000 euro.

Progetti ammissibili

Il "Bando transizione ecologica e giusta e transizione digitale 2" finanzia i progetti di investimento che comprendono uno o più linee di intervento previste all'art. 5 del bando:

A1. DIGITALIZZAZIONE DI BASE

Implementazione di soluzioni tecnologiche finalizzate a favorire un primo passo verso la digitalizzazione dei processi aziendali e/o dei prodotti (interventi ammissibili solo se propedeutici e abbinati ad uno o più interventi di digitalizzazione avanzata di cui al successivo punto A2):

  • sistemi EDI, Electronic Data Interchange;
  • geolocalizzazione;
  • attivazione e gestione canali social, alfabetizzazione digitale e digital marketing;
  • connettività a banda larga/ultralarga;
  • sistemi di e-commerce (B2C e B2B);
  • dematerializzazione e archiviazione digitale;
  • sistemi per la gestione e/o creazione di contenuti digitali/ CSM (Content Management System).

A2. DIGITALIZZAZIONE AVANZATA

Introduzione/implementazione di almeno una delle seguenti tecnologie:

  • soluzioni di manifattura avanzata (advanced manufacturing solution);
  • manifattura additiva e stampa 3D (additive manufactoring);
  • realtà aumentata (augmented reality);
  • simulazione (simulation);
  • integrazione orizzontale/verticale (horizontal/vertical integration);
  • Industrial Internet of Things;
  • cloud computing;
  • cybersecurity;
  • big data e analytics;
  • intelligenza artificiale;
  • blockchain;
  • sistemi integrati per la gestione delle relazioni con i clienti/CRM (Customer Relationship Management)
  • sistemi gestionali integrati/ERP (Enterprise Resource Planning).

B. TRANSIZIONE ECOLOGICA E GIUSTA

Attuazione di interventi riguardanti, nello specifico:

  • l’ottenimento e/o il rinnovo di certificazioni volontarie europee/internazionali in materia ambientale e/o sociale riferite a propri prodotti, processi e/o all’intera struttura aziendale (a mero titolo esemplificativo: Certificazioni ISO 14001, EMAS, Oeko, Tex, GRS, GOTS, ZDHC, EPD, LCA, Higg Index; ILO, SA8000, ecc.), a condizione che l'ottenimento/rinnovo preveda una verifica e/o attestazione da parte di un soggetto terzo (ente di certificazione, auditor con competenze adeguate e pertinenti, laboratorio di analisi);
  • il supporto a percorsi di allineamento dei sistemi aziendali agli standard ESG;
  • investimenti volti alla trasformazione di residui di produzione e/o rifiuti in materiali riutilizzabili all'interno dello stesso o di altri cicli produttivi;
  • l'adozione di modelli di produzione sostenibile quali l'eco design dei prodotti e l'utilizzo della metodologia LCA o analoghi strumenti di misurazione dell'impatto ambientale (es. Carbon Footprint);
  • investimenti che permettano la sostituzione di sostanze pericolose con altre a minor impatto ambientale e/o la riduzione dell'utilizzo di tali sostanze;
  • investimenti che consentano la riduzione degli scarti di lavorazione;
  • investimenti per il trattamento delle acque reflue;
  • investimenti volti alla riduzione dell'inquinamento acustico e/o atmosferico a valle del processo produttivo.

I progetti devono concludersi entro 24 mesi dalla data del provvedimento di concessione.

Spese ammissibili

Sono ammissibili a contributo esclusivamente le spese sostenute dopo la data di presentazione della domanda di agevolazione e strettamente funzionali alla realizzazione degli interventi previsti dall'art. 5 del bando:

  • acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica, comprese le relative spese di installazione;
  • programmi informatici e licenze software;
  • formazione del personale;
  • spese per servizi, di consulenza e per l'acquisizione di certificazioni di prodotto o processo, perizie e asseverazioni.

L'elenco dettagliato delle spese ammissibili è consultabile all'art. 6 del Bando.

Ogni singola spesa deve riferirsi ad una sola tecnologia della linea A oppure ad una sola tipologia di intervento della linea B.

I documenti di spesa dovranno riportare il Codice Unico di Progetto (CUP) che sarà comunicato dalla Camera di commercio successivamente alla ricezione della domanda oltre a rispettare gli altri requisiti previsti dal Bando.

Come presentare la domanda

La domanda deve essere:

  • generata tramite la procedura online seguendo le apposite istruzioni;
  • firmata digitalmente esclusivamente dal titolare o legale rappresentante dell'impresa (per la firma digitale si raccomanda di utilizzare il formato Pades - firma del file in formato .pdf);
  • inviata, come allegato di un messaggio di posta elettronica certificata (PEC), alla PEC della Camera di commercio: cciaa@pec.ptpo.camcom.it indicando come oggetto del messaggio: "CDT3 – Domanda Contributo Bando Transizione Ecologica e Digitale Distretto Tessile - 2".

Accedi alla procedura online per compilare la domanda

Quante domande posso presentare?

Ogni singola impresa può presentare una sola domanda di contributo sul presente bando.
Non è possibile presentare progetti in forma congiunta da parte di più imprese.

Come richiesto dall'art. 9 del bando alla domanda devono essere allegati:

  1. relazione tecnica e illustrativa del progetto, comprensiva del piano finanziario delle entrate e delle spese previste;
  2. copia dei preventivi di spesa;
  3. foglio di calcolo utilizzato per la determinazione del MOL.

Gli allegati 1) e 3) devono essere redatti in formato .pdf immodificabile e sottoscritti digitalmente dal titolare o legale rappresentante (come richiesto dall'art. 9 del bando).

Quando presentare la domanda

Dalle ore dalle 18:00 del 19 marzo 2024 alle 23:59 del 30 aprile 2024 è possibile presentare la domanda.

Responsabile del procedimento

Ai sensi della Legge 241/1990 e successive modifiche e integrazioni in tema di procedimento amministrativo, il responsabile del procedimento è Daniele Bosi, Dirigente dell’Area 3 "Promozione e Sviluppo Economico" della Camera di commercio di Pistoia-Prato.

Ricordati di leggere il testo integrale del Bando

E' possibile scaricare il testo integrale del Bando Transizione ecologica e giusta e transizione digitale 2 (Allegato A della Deliberazione di Giunta n. 12/24 del 27/02/2024).

Modulistica

LibreOffice Word Descrizione
Modulo di richiesta erogazione acconto S.A.L. in formato OpenDocument Modulo di richiesta erogazione acconto S.A.L. in formato Word Modulo di richiesta erogazione acconto (S.A.L.)
Dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà per richiesta erogazione acconto in formato OpenDocument Dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà per richiesta erogazione acconto in formato Word Dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà per richiesta erogazione acconto
Modulo di richiesta erogazione contributo a saldo o in unica soluzione in formato OpenDocument Modulo di richiesta erogazione contributo a saldo o in unica soluzione in formato Word Modulo di richiesta erogazione contributo a saldo o in unica soluzione
Dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà per richiesta erogazione a saldo o in unica soluzione in formato OpenDocument Dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà per richiesta erogazione a saldo o in unica soluzione in formato Word Dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà per richiesta erogazione a saldo o in unica soluzione
Schema di relazione tecnica conclusiva in formato OpenDocument Schema di relazione tecnica conclusiva in formato Word Schema di relazione tecnica conclusiva

FAQ - Domande frequenti

La certificazione Gender Gap Uni/Pdr 125/2022 è ammissibile ad agevolazione purché in presenza di una verifica/attestazione di un soggetto terzo.
Sì (per le condizioni di ammissibilità si rinvia alla FAQ n. 2 della voce "Spese ammissibili")
La riduzione dell'inquinamento acustico ed atmosferico di cui all'art. 5, LINEA B punto viii. deve manifestarsi a valle del processo produttivo. Per tale ragione, non sono ammissibili interventi che operino esclusivamente sull'approvvigionamento energetico. Quindi la mera installazione di impianti fotovoltaici non rientra negli interventi realizzabili.
No, ogni spesa (intesa quale singola voce dei preventivi allegati alla domanda) dovrà essere imputata ad una sola tecnologia di cui alla linea di intervento A), ovvero a un solo intervento di cui alla linea di intervento B) dell'art. 5 del bando seguendo, qualora se ne ravvisi la necessità, il criterio della prevalenza, così come specificato dall’art. 6, par. 2, del bando.
No, l'intervento non è agevolabile in quanto lo stesso deve avere quale output finale l'ottenimento e/o il rinnovo di una certificazione tra quelle ammissibili.
In caso di eventuale finanziamento del progetto, il mancato conseguimento del risultato nei 24 mesi dal provvedimento di concessione del contributo rappresenterà una difformità non sanabile ai sensi dell'art. 13, paragrafo 1, lett. b) del bando con conseguente revoca del contributo
Sono ammissibili sia le spese di consulenza che le spese sostenute per l'Ente certificatore. Ai fini dell'inquadramento della tipologia di spesa entrambe rientrano nell'ambito dell'art. 6, par. 1, lett d) del bando.
Sono ammissibili tutte le certificazioni volontarie europee/internazionali in materia ambientale e/o sociale purché l'ottenimento/rinnovo preveda una verifica e/o attestazione da parte di un soggetto terzo (ente di certificazione, auditor con competenze adeguate e pertinenti, laboratorio di analisi).
Si, tali spese sono da ritenersi ammissibili in quanto ritenute funzionali a supportare il percorso di allineamento dei sistemi aziendali agli standard ESG (Linea di intervento B - Voce ii.)
Vi rientrano tutte le spese di consulenza che risultino strettamente funzionali alla realizzazione del progetto.
Sono ammissibili i soli costi di adeguamento del sistema elettrico e/o della rete dati strettamente necessari per l'installazione dei macchinari, impianti i e attrezzature acquistati nell'ambito del progetto, ferma restando la non ammissibilità delle spese di opere edili di qualsiasi tipo. Della necessità dei costi di adeguamento dovrà essere data evidenza nella relazione tecnica e illustrativa da allegarsi alla domanda.
Premesso che le spese devono essere inerenti agli aspetti su cui è incentrato il progetto a fronte del quale viene richiesta l'agevolazione e rispettare le altre condizioni di ammissibilità previste dal bando, rientrano in tale categoria - oltre alle spese per il personale con rapporto di lavoro subordinato, anche a tempo determinato ed apprendisti - anche la formazione erogata a favore del titolare (imprese individuali) e dei soci, limitatamente ai soci d'opera.
In riferimento al solo caso in esame e limitatamente ai rinnovi delle certificazioni, è ammissibile la spesa relativa a un contratto pluriennale sottoscritto precedentemente alla data di presentazione della domanda limitatamente alle attività riferibili ad un periodo successivo alla suddetta data.
Premesso che sono agevolabili unicamente le immobilizzazioni nuove di fabbrica, sono ammessi al contributo i beni venduti “con riserva di gradimento” o “a prova” ai sensi rispettivamente degli articoli 1520 e 1521 del codice civile, che siano stati consegnati in “conto visione” o in “prova” all’acquirente beneficiario anche preventivamente alla presentazione della domanda di agevolazione, purché effettivamente acquistati dal beneficiario medesimo e sempreché la vendita si sia perfezionata dopo la presentazione della medesima domanda.
No, ogni spesa (intesa quale singola voce dei preventivi allegati alla domanda) dovrà essere imputata ad una sola tipologia di cui all'art. 6 del bando.
Nella relazione tecnica e illustrativa dovrà essere spiegato il collegamento alla/e unità produttiva/e interne al distretto.
I canoni periodici per software e programmi informatici effettivamente pagati sono ammissibili per il periodo di realizzazione del progetto purché originati da contratti stipulati in data successiva alla data di presentazione della domanda.
Fermo restando che i canoni devono essere originati da contratti stipulati successivamente alla presentazione della domanda ed essere riferiti al periodo di durata progettuale, gli stessi sono ammissibili se riferiti esclusivamente all'aggiornamento/personalizzazione del software. Non sono ammissibili, a puro titolo di esempio, canoni con i quali si assicurano meri interventi tecnici di ripristino a seguito di malfunzionamenti. La natura dei canoni dovrà essere chiaramente indicata nella relazione tecnica e illustrativa.
Per "spesa sostenuta" deve intendersi il momento in cui si verifica per prima una delle seguenti condizioni:
  • l’impresa ha assunto impegni giuridicamente vincolanti (ad es. accettazione di preventivi - stipula di contratti o emissione di conferme d’ordine);
  • sono state emesse fatture;
  • sono stati effettuati pagamenti, anche in acconto.
Il 30% delle spese di formazione si calcola sull’importo massimo delle spese ammissibili.
Caso 1:
Valore del progetto presentato: 150.000 euro
Importo massimo spese ammissibili: 100.000 euro
Limite massimo spese di formazione: 30.000 euro (30% x 100.000 euro)
Caso 2:
Valore del progetto presentato 80.000 euro
Limite massimo spese di formazione: 24.000 euro (30% x 80.000 euro)
Il codice CUP deve essere inserito nell’apposito campo delle fatture elettroniche, sia di acconto che di saldo, riferite al progetto. Nel caso di fornitore estero non emettente fattura elettronica, il CUP deve essere apposto sull’originale di ogni fattura cartacea, sia di acconto che di saldo, con scrittura indelebile, anche mediante l’utilizzo di un apposito timbro, nonché nell’oggetto o nel campo note della relativa comunicazione trasmessa all’Agenzia delle entrate in modalità telematica attraverso il Sistema di Interscambio (SdI), se prevista dalla normativa applicabile.
È consentita la regolarizzazione, da effettuarsi prima della presentazione della fattura ai fini dell'erogazione del contributo (sia in caso di acconto che di saldo), esclusivamente attraverso una delle seguenti modalità:
  1. mediante l’emissione di una nota di credito volta ad annullare il titolo di spesa incompleto e la successiva emissione di un nuovo titolo di spesa contenente l’indicazione del CUP;
  2. mediante la realizzazione di un'integrazione elettronica da unire all'originale, secondo le modalità indicate, seppur in tema di inversione contabile, dalla circolare dell’Agenzia delle entrate n. 14/E del 2019.
In caso di regolarizzazione mediante riemissione del titolo di spesa, qualora lo stesso sia stato già pagato, in sede di rendicontazione dovrà essere allegata la fattura originale unitamente alla nota di credito e al nuovo titolo di spesa.
No, è sufficiente che dalla quietanza emerga chiaramente il collegamento al titolo di spesa. Si ricorda che, ai fini dell'ammissibilità, le spese devono essere pagate esclusivamente attraverso lo specifico conto corrente intestato all'impresa beneficiaria dichiarato in domanda ed esclusivamente con le forme indicate dall'art. 6, par. 4, del bando (bonifici bancari, SEPA Credit Transfer, RI.BA.).
Il CUP (Codice Unico di Progetto) sarà comunicato dalla Camera di commercio successivamente alla ricezione della domanda di contributo, una volta che lo stesso sia stato attribuito dal sistema nazionale CUP.
No, la comunicazione del CUP viene effettuata al solo fine di consentire l'effettuazione di spese anteriormente all'eventuale concessione dell'agevolazione nei casi consentiti dal bando ma non garantisce che la domanda sia effettivamente ammessa a contributo a seguito dell'istruttoria di cui all'art. 10 del bando.
Sì, nel caso in esame il vecchio cespite dovrà essere dismesso e la documentazione attestante tale dismissione dovrà essere allegata alla rendicontazione da inoltrarsi ai fini della liquidazione del contributo spettante.


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